La pazzia | страница 22



– E poi?

– E poi", disse Boris con un ghigno, "andremo in un posto dove nessuno ci disturberà. E ti batterò come tuo marito non ha mai sognato di fare.

– Non è un cattivo piano", concordò la ragazza, senza voler provocare il suo rapitore con mosse improvvise.

La guardia sembrò apprezzare l'atteggiamento remissivo del suo giocattolo e sorrise.

– Compiacente", sorrise. – Mi piace. Ora, mettete in moto la macchina. – Le parole furono seguite da un brusco spintone sulla spalla.

Nel silenzio del parcheggio, la serratura centrale scattò, i fari si accesero, il motore rombò piacevolmente e l'auto scivolò dolcemente verso l'uscita.

L'Infiniti rosso scuro attraversò la città per metà e si addentrò nella periferia. Innumerevoli garage si estendevano fuori dalla finestra. Ordinandogli di girare a lato della carreggiata, Boris costrinse la sua padrona a vagare a lungo tra gli edifici abbandonati, confondendo le tracce. Poi, scegliendo un edificio poco appariscente con vernice verde scrostata e graffiti sui muri, chiese di spegnere il motore.

Il motore si è spento. La ragazza teneva le mani sul volante senza muoversi, aspettando la prossima mossa del rapitore.

Boris le tolse il coccio di bottiglia dalla gola, strattonò nervosamente la maniglia della portiera, saltò fuori, aprì la portiera del guidatore e tirò fuori la ragazza dall'auto. Ha afferrato grossolanamente la vittima per i capelli e l'ha trascinata in un edificio abbandonato. Diversi cani randagi di proporzioni imponenti passarono davanti a noi, osservando con interesse gli ospiti non invitati.

Nessuno si avventurerebbe volentieri in quest'area industriale abbandonata per paura di finire nei guai.

Il silenzio del mattino fu raspato dallo sferragliare del metallo arrugginito, Boris aprì la porta e spinse dentro la sua vittima, poi entrò lui stesso e chiuse l'uscita, assicurando la porta con un pezzo di armatura arrugginita.

La stanza era polverosa e sporca, con assi rotte e attrezzi da costruzione corrosi ovunque.

– Puttana! Odio le ragazze come te", gettò la scheggia da parte e girò la ragazza, respirandole pesantemente in faccia. – Ricche ragazze di casa, che non fanno altro che dormire tutto il giorno e poi girano per i saloni per poi tornare a casa e aprire le gambe rasate per quel deficiente del suo marito. E nessuno di voi guarderà il semplice lavoratore che vi amerà, vi porterà in braccio, ma avrà solo i soldi per un paio di semplici rose.