La pazzia | страница 2



Apprezzava il marito Ilya, e a volte lo tollerava: il ricco uomo d'affari non le creava problemi: non era esigente nel cibo, non–era esigente a letto, la soddisfaceva completamente. Tutti i capricci erano pronti ad essere soddisfatti in un attimo, considerando l'affascinante giovane moglie un dono di un potere superiore. Il suo bel viso e la sua figura snella sono stati indicati ai compagni, dicendo con orgoglio: "Ecco la migliore decorazione della nostra tavola!". Non se ne risentì e colse silenziosamente gli sguardi degli uomini nei momenti di festa. E più tardi, a casa, nella quiete dell'appartamento, lasciando il marito pacificamente addormentato in camera da letto, chiacchierava con qualcuno che vedeva ciò che era, qualcuno che non era spaventato ma che la accettava, con l'unico che capiva il punto: il suo gatto.

2

Martedì, 08:15

Il gatto saltò sul davanzale della finestra, distraendo la sua padrona, strofinando la testa contro il suo braccio e miagolando dolcemente, implorando la sua attenzione al mattino. I raggi del sole cadevano sulla sua pelliccia, conferendole una leggera tonalità perlacea, facendo sembrare che il gatto emettesse uno splendore appena percettibile. Sorrise ammirando il suo animale e notava con piacere quanto fosse cambiato lui da quando era entrato in casa loro.

Lei stessa non aveva mai preso seriamente in considerazione l'idea di prendere un animale domestico. Quasi tutti gli animali che aveva incontrato si erano allontanati da lei, ma quel giorno, quasi esattamente un anno fa, qualcosa aveva fatto sì che il gatto uscisse dai garage e, non avendo paura di incontrare una creatura sconosciuta, si avvicinasse, per poi addirittura strofinare la mano contro la sua. E l'ha scioccata. E, naturalmente, da quel momento in poi era fuori discussione lasciare l'animale a morire in strada per il caldo e l'afa.

Elìa, vedendo una massa di capelli sporchi e pieni di pulci tra le mani della moglie, che era tornata dalle vacanza, non condivideva l'idea di prendere un gatto, ma con la persuasione: "Tesoro, teniamolo! È così carino!", si arrese subito. Qualche mese dopo, quando il gatto è ingrassato, si è rafforzato e gli sono state somministrate tutte le vaccinazioni necessarie, il secondo rappresentante maschile della casa, il marito, lo ha accettato, gli ha dato qualche leccornia e gli ha persino permesso di sedersi sulle sue ginocchia mentre guardava una partita di calcio.